Dopo l’editoriale, nel quale Danilo Liboi punta il dito sull’età in cui si inizia a cacciare negli States, così come in molti altri paesi, molto, ma molto prima che da noi.
Il primo articolo, che sicuramente non passerà inosservato, è scritto dalla felice (e competente) penna di Paolo Molinari e tratta un argomento che dovrebbe stare a cuore a tutti noi: il futuro della caccia.
E’ la volta quindi di Ivano Confortini che ci spiega l’importanza delle misure biometriche (e come si fa a prenderle).
Subito dopo Franco Perco ci parlerà dello spinoso problema delrecupero degli ungulati feriti all’interno delle aree protette.
Andremo poi, guidati da Ilaria Rupil, a caccia di alci nella taiga norvegese.
L’URCA ci spiega come finalmente l’Europa abbia compreso l’importanza di contrastare la diffusione delle specie alloctone invasive, mentre Luca Bogarelli ci porterà alle alte quote, alla ricerca del signore delle rocce, il camoscio.
Dopo questa emozionante avventura, la “parola” passa a Danilo Liboi, che ci descrive, in un completo e ricco speciale, le novità più interessanti riguardanti le armi rigate, le munizioni a palla e le ottiche viste all’IWA di Norimberga.
Antonio Evangelisti conclude la presentazione della prestigiosa Convention del S.C.I., mentre Ferruccio Chinol ci porta in Sudafrica, alla ricerca di una delle più belle antilopi, il nyala.
Emilio Petricci, con la sua “passionaccia” tutta toscana per l’arco, termina il suo racconto dedicato alla scorsa stagione venatoria, quando la fortuna (e ovviamente la sua bravura) lo hanno visto, con perseveranza e ostinazione, aver ragione della diffidenza di un magnifico palancone.
La rubrica delle foto dei lettori, sempre più seguita, e infine le news chiudono questo numero.
Buona lettura!
FONTE: www.caffeditrice.com